Ti credo Recensione di Antonella Rella

Ti credo è il titolo del romanzo giallo scritto magistralmente da Ciro Pinto, Ed. Tra le righe libri.

Con il primo incipit ‘Il mare sotto la sferza del vento ulula’ ci si ritrova subito in un dipinto in azione, in una Napoli isolata emotivamente e allo stesso tempo caotica, ingarbugliata da corpi e menti di persone vitali, ansiose, curiose, impegnate anche per professione a scoprire chi ha commesso uno o più rapimenti, chi ha ideato uno o più crimini e perché. L’ispettrice Irene Gatti -una femminista convinta che dialoga interiormente con se stessa, con il lettore e la lettrice, con sua nonna- e l’ispettore Stefano Sossio si stanno dirigendo verso la Questura Centrale. Ma la mattinata comincia presto a prendere una svolta che renderà il loro indispensabile e puntiglioso lavoro per una ricerca da effettuare, enigmi da risolvere. Irene e Stefano, hanno il compito di indagare su un sospetto di rapimento che, con lo scorrere del tempo, riguarderà più persone: come una ragnatela, una rete da pescatore da dipanare: una sfida contro il tempo che pone molti dei protagonisti a fare anche una ricerca esistenziale nel proprio animo. Un dialogo interiore anche con il lettore che ne rimane agganciato fino all’ ultimo punto dell’ultima pagina dove il nome di Jenny emerge spesso nella mente di Stefano, nei ricordi che sono necessari da svelare, da mettere in ordine, da incasellare nel vuoto di tre anni di silenzio lavorativo. E’ sempre necessario fare chiarezza dentro se stessi. E’ quello che fanno tutti coloro che amano scoprire la verità o le verità. Anche nel casellario dell’affascinante ispettore, nonché lettore incallito di molti libri di romanzi che sono via via citati, è necessario liberarsi dai grovigli, anche quelli interiori.Duecentocinquantaquattro pagine ricchissime di scene ad effetto, nomi di protagonisti e di protagoniste che hanno la propria individualità molto particolareggiata, un’identità singolare; viene a volte solo accennato e talvolta precisamente spiegato il ruolo di ognuno dei protagonisti.Per chi ama leggere nascono personali scenari, la natura, le spiagge, gli alberi, le reti, i pascoli, le chiese, le strade, le stanze, le cene, i bar diventano dipinti ricchi di sfumature di colore, di odori, di oggetti, di foto e di fotografie, di sentimenti, di emozioni. Potrebbe essere il copione ben scritto di un film a puntate che mi auguro di vedere realizzato, perché Ciro Pinto merita davvero tanto.