La recensione sul giornare L’ideale di Alan D. Baumann
Verrà presentato martedì 10 maggio presso la Libreria Cultora di Roma, l’atteso romanzo a due teste “Subway”, di Rossella Gallucci e Ciro Pinto. Solo in pochi punti le quattro mani sembrano scorrere sulla stessa tastiera, ma si completano capitolo dopo capitolo, in una lunga staffetta. I personaggi scorrono tra i meandri di una metropolitana, mentre le loro vite rischiano a più riprese di fermarsi e non soltanto nell’attesa di un nuovo treno.
Si distinguono talvolta i capitoli scritti dalla Gallucci, arricchiti spesso da nuda e cruda poesia, mentre il pensiero di Pinto completa la stesura del romanzo riportando le molte storie in una sola ed avvincente. Proprio per questo le due “teste pensanti” aiutano il lettore nel percepire i pensieri e le emozioni di chi si è trovato a vivere sottoterra, alla ricerca di luce propria.
Sinossi
Paolo Maria è un uomo di trent’anni che di giorno vive tra le stazioni del metrò, trascinando con sé sempre la sua pianola e cercando di sbarcare il lunario chiedendo l’elemosina. La sera dorme in un ostello. Coriandolo è una senzatetto sui cinquant’anni, anoressica e con problemi di memoria, che vive e dorme nella Subway.
Tutto l’impianto della storia gira intorno a questi due personaggi, intorno a loro altri altrettanto importanti, ognuno con un proprio bagaglio ingombrante e una storia da risolvere.
Una mattina Paolo Maria trova il cadavere di un uomo in uno dei bagni del metrò e decide in pochi attimi di portare via la sua sacca blu pensando di trovavi qualche soldo, per scoprire poco dopo che il contenuto è abbastanza insignificante: poche e povere cose, tra le quali, però, c’è una busta con un simbolo misterioso che inspiegabilmente lo turba e che lo porterà alla ricerca della verità che si nasconde dietro quell’oggetto.
Il racconto s’incentra tutto sul destino della sacca blu e del suo contenuto che, attraverso una serie di colpi di scena, passeranno di mano in mano.
Il luogo dove si svolge la maggior parte delle scene, la Subway, diventa il simbolo del buio interiore in cui sono precipitati i protagonisti e tutte le persone che, in un modo o nell’altro, per motivi apparentemente contrapposti, la frequentano.
Alla fine sarà solo attraverso la scoperta della verità che Paolo Maria e Coriandolo potranno ricordare il loro passato e le vicissitudini che li hanno portati fin lì.
E solo attraverso questa scoperta, molto dolorosa, che li porterà a rivivere momenti rimossi da tempo, potranno affrancarsi dall’ impasse e tornare finalmente a vivere.
Fondamentale per la risoluzione del dilemma l’apporto di Alberigo, che diventa il terzo protagonista. È un impiegato frustrato da una vita insignificante, costretto ad assistere la moglie con un disturbo bipolare; un habitué del metrò che prende giornalmente per recarsi al lavoro.
Il desiderio di uscire dal grigiore della sua vita lo porterà alla conoscenza dei protagonisti e quindi a indagare sul mistero della sacca blu e a scoprire tutte le vicende legate al loro passato traumatico.