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Subway copertina jpgPierluigi Calvi afferma.

Ciao Ciro, ho finito il libro, sono un lettore di giallo abbastanza veloce ed attento, e due parole mi piace scriverle, indicandoti le cose che mi sono piaciute e quelle che trovo meno valide, nel tuo ultimo libro, Subway.
Parto dai complimenti per il libro nel suo complesso, bella l’idea di creare e gestire questo mondo sotterraneo, ancora più interessante l’idea di scrivere a 4 mani, e cercare di far quadrare il tutto scrivendo da lontano.
Altrettanto bella l’idea di collegare (lentamente) i vari elementi trovando sempre una strada lineare.
Ho trovato un errore a pagine 292 “Millie era elettrizzata, non ci più stava”…..nella prossima edizione puoi aggiustarlo.
Molto bello il ritmo in alcune parti del libro, esempio le morti e certi dialoghi nella subway, mentre ritengo noioso alcuni punti di “allungamento” della storia, mi sono sembrati un po’ esagerati.
La fine poi rapida ma non troppo, con una certa suspense, anche se ormai (verso pagina 249) si era capito dove si andava a finire (ottima l’idea delle bandiere blu, questa proprio mi ha colpito e non me l’aspettavo).
Poi ti segnalo che la lettera, quella lettera famosa che gira e rigira si trova nel libro più volte, è chiamata “lettera anonima” all’inizio mentre poi sparisce questa definizione. E ti devo dire che non capivo perché anonima, visto che era nel sacco dall’inizio.
Insomma alcuni momenti di difficoltà all’inizio li ho trovati, poi però la storia riprende e mi ha preso, poi ho avuto un calo d’interesse e poi di nuovo l’attesa del finale.
L’idea della casa utilizzata per due situazioni assurdamente collegate, eccezionale, specie perché lasci intravedere una terza situazione, bellissimo.
Dal mio punto di vista l’idea di dare ad Alberigo una moglie in difficoltà, mi ha reso la storia “uguale” che se non ci fosse stata, secondo me poco sviluppata l’idea, mentre alcuni personaggi apparivano e poi sparivano e non riuscivi a capire perché erano spuntati.
Letto in pochi giorni come al solito faccio, e se tolgo l’inizio lento capitoli 4°,5° e 6°, davvero ben scritto e ben “diretto”.
Bravo, anzi, bravi ad entrambi….
Scrivo a te perché ci conosciamo, ma veramente bravi entrambi.
Spero che questo contributo possa esserti utile per il prossimo (non quello che hai già scritto) libro.

Saluti
Gigi

  • Grazie, Gigi. Davvero contento dei tuoi apprezzamenti che girerò anche a Rossella. E grazie delle segnalazioni, sempre gradite e utilissime.
    Il refuso a pag 292: “Millie era elettrizzata, non ci più stava nella pelle” l’ho già segnalato alla casa editrice per la correzione.
    In merito alla lettera anonima, ho verificato con “trova” di google e non l’ho mai trovata. Ho trovato all’inizio una sola volta “busta anonima”, e in realtà ci può stare, siccome è chiusa e riporta soltanto un piccolo simbolo su un lato con l’acronimo Ali. Non è indicato il destinatario, né ci sono altri riferimenti.
    Per il discorso di alcuni personaggi un po’ evanescenti, l’intenzione era di strutturare un mondo, una storia corale, ma mi rendo conto che le esigenze del lettore nel seguire la struttura del romanzo che è un thriller siano prioritarie.
    Infine, la moglie di Alberigo. Volevamo creare un personaggio che cercasse di sfuggisse a una realtà drammatica, e per questo si dedicasse con passione alla vicenda.
    Grazie dei tuoi contributi.
    Un caro abbraccio, Ciro.

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