Il commento di una lettrice su Gli occhiali di Sara

Come è già avvenuto, e non avevo dubbi che sarebbe successo, l’EFFETTO CIRO ha colpito ancora!

Prima di iniziare ogni lettura dei tuoi scritti mi sale su l’ansia e sento una vocina interiore, molto birichina, che mi dice: NON LEGGERE, “TROPPE EMOZIONI” TI FANNO MALE! :)  Una volta iniziato a leggere, però, non riesco più a staccarmi dalla storia, dalle parole messe in fila con maestria tale da appassionare me e sicuramente ogni tuo lettore.

Chiamo questa sensazione Effetto Ciro perché mi succede solo quando mi appresto a leggere i tuoi libri :).

Di solito quando leggo un qualsiasi libro ovviamente le emozioni non mancano, a me piace tantissimo leggere, lo sai già, e ogni volta vado oltre le emozioni ritrovando sempre un po’ di  me.

Con i tuoi libri succede altro, si attiva un  mescolio di emozioni che sono  sempre così profonde da tramutarsi in pensieri, riflessioni molto interiori nel continuo confronto con quello che è il mio essere persona e la  mia anima e che rimettono tutto in discussione.

Certo, Gli occhiali di Sara trasmette inequivocabilmente  e chiaramente il messaggio della “memoria” di un’epoca truce, triste, al fine non solo di non ripetere tali atrocità contro le persone, imparando dagli errori, ma anche di ridare una dignità alle milioni di morti causate da menti insane; ma anche la più che mai attuale, se non peggiorata dagli anni ’90, situazione di un Occidente ormai privo, a parer mio, di ogni senso di moralità sociale e civile, visto come vanno le cose adesso, e come quella speranza di cambiamento che aleggiava in quegli anni si sia affievolita tanto da risultare presente in poche anime sensibili che poco possono fare per attuare quella rivoluzione mentale che porti l’umanità  ad essere più propensa al vero benessere.

E’ una umanità che non sa chi è, che non si riconosce se non in quei bagliori del nulla, scelta fra l’altro comoda, spiccioli di ideali, che in realtà sono solo fanatismo e superficialità, dettati dall’unica “cultura” imperante: l’APPARENZA e il POTERE!

Per me Gli occhiali di Sara è un’analisi attenta non solo del periodo storico in cui è scritto, ma soprattutto uno sprone: l’uomo conosce veramente se stesso solo dopo aver oltrepassato il valico della vita apparente che conduce e inevitabilmente attraverso una sofferenza psicologica che sempre scaturisce dopo una introspezione che porta alla verità:  ciò che è realmente. Ecco, secondo me l’umanità oggi più che mai non sa chi sia, e la maggior parte neanche si adopera nella ricerca del proprio essere interiore, anzi si culla in una esistenza quasi di contorno a quello che è il proprio essere anima di questo nostro beato mondo. E laddove la “memoria” sveglia coscienze assopite da un lato, dall’altro provoca, spesso ahimè, emulazione (vedi  i naziskin), perché in questi ultimi 70 anni altre guerre e altri eccidi sono stati perpetrati, e continuano a succedere, in un ciclo storico che qualitativamente peggiora in violenza e disumanità, allontanando sempre più quella “visione algida” che alla fine è la pace con noi stessi necessaria per costruire la pace con gli altri. Insomma caro amico, le lacrime a fiume, le emozioni troppe ;) e il risultato sempre e solo un grazie di cuore per le storie che scrivi e che condividi  e per la tua anima sensibile di poeta-scrittore.

Spero che scriverai presto un altro libro e ti auguro ogni cosa bella di questo  mondo.