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gallucci-pinto copertina - CopiaLa silloge

Una ricerca in versi, una raccolta di poesie scritta e compilata a distanza da Rossella Gallucci che è nata con la poesia, e da me che con i versi convivo da poco. Dopo la stesura di Subway, abbiamo voluto provare quest’altra emozione.
Perché?
Lo spieghiamo di seguito:

Rossella Gallucci:
È che a volte ti prende quella smania, quell’urgenza di scrivere.
Qualcuno dice che la poesia non debba essere spiegata, ché altrimenti perde il suo alone di mistero.
In parte sono d’accordo. Certe sensazioni, certe emozioni non si possono spiegare, arrivano e basta.
La poesia è un’intuizione, un modo di vedere le cose che ti circondano. È un alone che confonde la realtà, come una nebbiolina di prima mattina.
A volte è un pugno allo stomaco, un moto rabbioso, altre un sentimento languido. È guardare un paesaggio lontano attraverso un vetro su cui scivolano goccioline di pioggia. È respirare l’erba appena tagliata mentre ci cammini sopra a piedi nudi.
La ricerca, la sofferenza che provoca, ma anche l’improvviso sgomento, è come metafora della vita, è in se stessa poesia, ed è un elemento che accomuna in modo particolare il mio sentire a quello del mio co-autore Ciro.
Siamo partiti da qui, da queste disperate domande che a volte ci aiutano, altre ci travolgono e da qui è scaturito il desiderio di scrivere prima un romanzo e poi una silloge a quattro mani.

Ciro Pinto:
Perché scrivere poesie? Perché in due poi?
Rispondere alla prima domanda è difficile, ancora più difficile che trovare il perché ci si innamora, perché si lotta per le proprie idee, perché si vive alla fine.
Personalmente scrivo poesie da pochissimo tempo, direi pochi mesi. Scrivo in prosa, in verità, da poco più di due anni. Ho iniziato con i racconti, poi il mio primo romanzo e poi il secondo e non mi fermo più…
Ho iniziato a poetare, mi si perdoni l’ardire, per esercitarmi, lo ritenevo un ottimo modo di allenare la scrittura evocativa, quella che ti svuota l’anima, senza condizionamenti, senza mire particolari.
Poi succede che non riesci più a smettere, che qualunque nube si affacci nel tuo cielo o qualunque raggio lo accarezzi, metti giù dei versi, senza costruire, senza correggere: un prodotto puro dell’anima!
La poesia è l’ultima frontiera del genuino, del naturale? In un mondo costruito, imbellettato e artefatto?
A me piace pensare di sì!
Perché con Rossella?
Forse per condividere la stessa avventura che ci unisce nella narrativa: il nostro Subway, un romanzo metropolitano, dove il buio regna ma non riesce mai ad annientare la luce, la speranza.
Forse perché nell’infinita ricerca che l’anima ci spinge a compiere, saltiamo gli stessi fossati.
Forse per una sensibilità affine, un modo di sentire le cose in maniera simile.
Oppure semplicemente per condividere un’emozione.

I premi

  • Segnalazione della Giuria al IX Premio Letterario Internazionale Gaetano Cingari 2014, sezione inediti

 

Anteprima SIN

Genere: Poesia italiana
Anno: 2015
Pagine: 88
Editore: Octopus Edizioni
Isbn versione cartacea: 978-88-940692-0-4

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